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Consigli su come lavorare in smart working (e farlo bene)
17/03/2020 Consigli su come lavorare in smart working (e farlo bene)

Consigli su come lavorare in smart working (e farlo bene)

Consigli su come lavorare in smart working (e farlo bene)

Ci sono persone che hanno sempre lavorato in smart working e altre che alternano il lavoro da casa con quello in ufficio ma c’è anche un sacco di gente che fino a pochissimi giorni fa, non era mai nemmeno stata sfiorata dall’idea di lavorare da casa.

Per chi non ha mai fatto il freelance o per chi non si ha mai avuto la possibilità di gestire alcune parti lavorative da remoto questa è senz’ombra di dubbio un’occasione davvero imperdibile. Ed ecco che allora si trova a fare i conti con sedie scomode, scrivanie disordinate e un sacco di distrazioni.
Partiamo da alcuni semplici consigli che possono fare la differenza e diventare buone pratiche quotidiane. Anche perché, questa possibilità di sperimentazione dello smart working si sta rivelando davvero una nuova modalità di gestione per molte aziende, compresi noi.

L’idea che sta alla base dei consigli che vi diamo è quella di cercare di mantenere ritmi sani e con buone pratiche anche a casa, ad esempio cercando di svegliarsi alla stessa ora e fare tutte le cose che si farebbero normalmente per prepararsi ad andare al lavoro.

Su come vestirsi ci sono pareri discordanti, alcuni dicono che una comoda tuta va più che bene, altri che bisogna vestirsi come quando si va in ufficio, perché questo avrebbe ricadute anche sul nostro modo di “prendere sul serio” il lavoro –  una regola generale è che le videocall in pigiama non sono il massimo.

Quando si lavora da casa, visto che oltre al lavoro normale anche le riunioni e le pause caffè si spostano online, si corre il rischio di muoversi ancora meno del solito. Quindi è importante ricordarsi di quelle micropause per bere acqua e fare due passi in corridoio una volta ogni ora, se non più di frequente. Come in ufficio risulta importante riposare gli occhi con il semplice esercizio di fissare un punto distante ogni mezz’ora per una buona manciata di secondi.

Uno degli aspetti più importanti è la comunicazione con il proprio team e la condivisione di obiettivi, piani di lavoro e scadenze. Per questo ad esempio noi abbiamo istituito una buona pratica mattutina di fare una riunione di allineamento per condividere ciò che verrà sviluppato da ognuno durante la giornata. Una buona pratica è anche quella di essere il più obiettivi possibile, soprattutto per quelle situazioni che prevedono figli a casa da gestire e ai quali, per forza di cose, è necessario dedicarsi di tanto in tanto. Vanno presi in considerazione tempi diversi di gestione dei progetti ed è quindi fondamentale preventivare che una parte del proprio tempo sarà condiviso tra lavoro e famiglia.

Uno dei metodi per cercare di ovviare all’accavallarsi di lavoro ed esigenze familiari è quello di dedicarvi uno spazio apposito. Questo serve sia per lavorare comodi e concentrati, sia a livello psicologico per dedicarsi interamente al lavoro una volta raggiunta la postazione che fa le veci dell’ufficio, permettendo a se stessi e agli altri di dividere i momenti dedicati alle attività lavorative da quelli dedicati ad altro.

L’ideale per chi lavora a una scrivania è avere lo schermo all’altezza degli occhi, in modo da tenere il collo dritto. Quindi, se non avete un monitor ma lavorate al computer portatile, potreste avere bisogno di un “rialzo” che può semplicemente essere “creato” con un pò di fantasia.

Secondo diversi esperti inoltre si può lavorare in piedi per qualche ora al giorno ed avere effetti molto positivi sia sul fisico — circolazione e digestione — che sulla concentrazione e sulla produttività.

Devono essere sempre pronte le cuffie per le videochiamate e tutto il necessario per riuscire a gestire il lavoro in team, utilizzando piattaforme dedicate come ad esempio Microsoft Teams, Skype, Asana o Slack.

Di regola bisognerebbe sfruttare al massimo la luce naturale e quando la luce naturale diminuisce è comunque bene avere una fonte di luce artificiale che illumini la postazione, sia per evitare di sforzare troppo la vista, sia per non far credere al nostro cervello che sia ora di andare a dormire, soprattutto se si hanno ancora diverse ore di lavoro davanti.

Anche a casa è bene evitare di stare seduti “scomposti” o tenere le gambe incrociate: non fa bene alla spina dorsale e nemmeno alla circolazione.

Per il resto è sufficiente pensare di essere in ufficio, quindi coinvolgendo i propri colleghi quando serve attraverso call o messaggi, interagire con i clienti in maniera professionale e programmare al meglio ogni singola attività.

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